Qual è la differenza tra elasticità e anelasticità della domanda
12/13/2022 - Ottimizzazione dei prezzi
L’elasticità della domanda è un indicatore che permette di misurare come varia la domanda di un determinato prodotto o servizio quando si modifica il suo prezzo di vendita. Ti permette quindi di scoprire e prevedere come sarà il comportamento dei consumatori davanti ai possibili aumenti o alle diminuzioni dei prezzi. Partendo da questa variabile è possibile definire se la domanda è elastica o anelastica, un fattore chiave da tenere presente quando devi fissare i prezzi del tuo e-commerce. Qui di seguito ti spieghiamo le differenze tra entrambi i tipi di domanda affinché tu possa ottimizzare il rendimento del tuo brand.
- Domanda elastica: si ha quando le variazioni nei prezzi influiscono sul livello della domanda. Si tratta del comportamento previsto da parte dei clienti più sensibili ai prezzi, che smetteranno di comprare determinati prodotti se il loro prezzo aumenta o scende sotto ciò che è considerato normale. I prodotti che rispondono a questo tipo di domanda, denominati beni elastici, sono soprattutto quelli che hanno altri sostitutivi a prezzi più concorrenziali nel mercato.
- Anelasticità della domanda: quando la domanda si mantiene costante indipendentemente dalle variazioni nei prezzi sarai davanti a una domanda anelastica o a un caso di anelasticità della domanda. I prodotti anelastici di solito sono beni di prima necessità senza sostituti di pari caratteristiche o posizionati sullo stesso livello nella mente degli utenti. Di solito si trovano in questo gruppo alcuni articoli alimentari e per la cura della salute, o come esempio paradigmatico il tabacco o la benzina.
L’esistenza di beni sostitutivi nel mercato condiziona in larga misura l’elasticità o l’anelasticità della domanda. Quando il cliente dispone di alternative, sarà meno disposto ad accettare un aumento di prezzo. Per questo è importante conoscere sia il comportamento dei tuoi buyer persona che i prezzi dei competitor e il loro catalogo dei prodotti. Tutto ciò ti aiuterà a prendere le migliori decisioni sulle variazioni della tua politica dei prezzi ed eviterà una possibile perdita della domanda.
Come calcolare se la domanda è elastica o anelastica?
La formula dell’elasticità della domanda si basa sul dividere la percentuale della variazione nella domanda tra la percentuale della variazione nel prezzo. Il risultato sarà sempre maggiore o minore di 1:
- Quando il valore è superiore a 1, la domanda è elastica e quindi cambierà con le variazioni nei prezzi.
- Quando il valore è inferiore a 1, la domanda è anelastica e gli acquirenti sono più fedeli al brand o meno sensibili ai prezzi.
In casi molto rari è possibile ottenere proprio 1 come valore dell’elasticità della domanda, il che significa che questa è proporzionale e varierà molto poco e d’accordo con le variazioni dei prezzi. Si tratta comunque di uno scenario poco frequente e che si applica a pochissimi prodotti.
Come reagire alle variazioni nella domanda
Fissare i prezzi secondo l’elasticità della domanda può essere complicato se non si hanno informazioni dettagliate sul mercato e sui consumatori. Per esempio, in situazioni di inflazione come quella che stiamo vivendo attualmente la tendenza degli e-commerce può essere l’aumento dei prezzi per compensare le maggiori spese, a discapito di una riduzione della domanda. Una situazione poco sostenibile a medio e lungo termine.
Un modo agile ed efficiente di adattarti a questi movimenti nel mercato è con l’aiuto di uno strumento di dynamic pricing che, in modo automatizzato, raccomanda i prezzi più concorrenziali per ogni articolo in ogni momento. Questi software raccolgono milioni di dati sui prezzi e cataloghi della concorrenza e, a partire da variabili proprie, come le conversioni sperate o il margine di profitto, determinano un prezzo ottimale per la redditività dell’e-commerce.
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